Due giornaliste, con alle spalle 20 anni di ricerche biografiche, hanno deciso di concentrarsi sul variegato mondo femminile, così poco studiato fino a non molto tempo fa e che la storia ha spesso relegato nel dimenticatoio...

domenica 18 maggio 2014

Sandrine SALERNO

di Barbara Bertolini

(Ginevra, Svizzera 1971), politica svizzera, per due volte sindaca di Ginevra

Donna protagonista del suo tempo, Sandrine Salerno rispecchia in modo esemplare questa espressione, poiché gli aggettivi più usati dai giornalisti per designarla sono: determinata, combattente,  provocatoria, innovatrice.

Figlia di un emigrato siciliano di Catania  e di una francese, sposati in quel ”melting pot” che è la città di Ginevra, una delle più internazionalizzate d’Europa, la ragazza è cresciuta a contatto con un mondo variegato, che accosta eccessi di grande ricchezza e  contesti di marginalizzazione, in particolare quella dell’emigrazione.
Saranno queste diseguaglianze a darle una spinta importante per il suo futuro impegno politico.

Dopo aver conseguito all’Università di Ginevra la laurea in Scienze politiche e un DEA (master) in Management della Pubblica Amministrazione entra come vice capo responsabile del programma dei Diritti dell’Uomo al Centro Europeo-Terzo Mondo (1995-1997).

Subito dopo inizia una nuova attività, altrettanto importante, come Coordinatrice al Centro di contatto Svizzeri-Immigrati. Occupa la carica fino al 2001, quando è chiamata come Collaboratrice scientifica all’Università di Ginevra per passare, dopo cinque anni, fino al 2007, Assistente agli Affari universitari del Dipartimento dell’istruzione pubblica.

Questi rilevanti impegni professionali la mettono in contatto diretto con le problematiche relative ai diritti umani,  permettendole di avere uno sguardo più attento all’intreccio di varie culture e origini delle popolazioni che entrano nella Confederazione Elvetica. In particolare, le fanno capire  l’importanza dell’uguaglianza fra i due sessi in una nazione faro di civiltà ma che, da quel punto di vista, soffriva ancora grandi carenze. Infatti, dice la Salerno: «In questo paese, in quanto donna, si diventa più spesso mamma che Sindaco». Un’ovvietà che sottolinea, tuttavia, la difficoltà per la donna svizzera di entrare nelle stanze del potere politico-amministrativo.

Sarà, infatti, l’uguaglianza fra i sessi uno dei suoi cavalli di battaglia quando deciderà di lanciarsi, con determinazione e coraggio in politica, cosa che le darà la possibilità di continuare a sostenere una giustizia sociale più equa e solidale tra chi può scegliere e chi, invece, deve subire il proprio destino.
La sua attività di amministratrice inizia a 28 anni quando sarà eletta Consigliere municipale della Città di Ginevra. Da allora scalerà le vette del  suo partito poiché sarà anche presidente della sezione “Città di Ginevra” del Partito socialista ginevrino tra il 2006 e il 2007.

La città di Ginevra vista dal "Jet d'eau"

Sarà poi eletta al Consiglio amministrativo  della città di Ginevra, ottenendo la carica di responsabile del Dipartimento delle finanze e politiche abitative. In questa veste, si occuperà di riformare il regolamento della Gestione immobiliare municipale. In una agglomerazione che ha raggiunto il massimo livello di urbanizzazione, il problema “alloggio” è, in effetti, quello maggiormente sentito dalle fasce più deboli della popolazione ginevrina insieme al divario salariale tra chi guadagna moltissimo e chi fatica a sbarcare il lunario e, la Salerno, da buona amministratrice, saprà tenerne conto.

La Salerno con Kofi Annan, firma contro l'utilizzo della tortura

Nel 2010, a soli 39 anni, Sandrine Salerno è eletta Sindaco della sua città per un anno: sarà la quarta donna ad occupare questa carica a Ginevra dal 1842!   
La Salerno, che come dice lei, ama  “les combats corsés”, ovvero le battaglie grintose ed è nel pieno della tempesta che dona il meglio di sé, come Sindaca riesce a vincere un duro braccio di ferro con l’Amministrazione Cantonale  riguardante dei finanziamenti.

La sua ostinazione, tra l’altro, permette alla città di ottenere, nel 2010, ben 10 milioni di franchi svizzeri nell’affare BCG, grazie ad un accordo che metterà fine ad una procedura civile che la città di Ginevra aveva intentato davanti al Tribunale di prima istanza contro Ernst & Young.
La giovane politica socialista otterrà un lusinghiero risultato: la città di Ginevra, sotto la sua amministrazione, sarà eletta città meglio gestita della Svizzera. Il fatto le farà affermare: «Sono fiera di dimostrare che si può essere di sinistra e gestire le finanze in modo responsabile».  Bisogna dire che la nostra sindachessa  aveva saputo, in seguito alla crisi, rinegoziare prestiti in modo vantaggioso per la città di Ginevra, e aveva anche trovato soluzioni innovative nella gestione immobiliare, affidando, per esempio,  a cooperative auto-gestite beni in possesso della città. 

Certo, come amministratrice molto impegnata, non le sono mancate anche magagne e attacchi feroci,  tra cui l’accusa di aver concesso condizioni troppo vantaggiose al suo Direttore delle risorse umane. Accusa, però, respinta dal Consiglio municipale che si è dimostrato solidale con la donna, ritenendo infondate e diffamatorie queste accuse.


Rieletta al Consiglio amministrativo nel 2011, nel 2013 tenta il salto: si presenta candidata alle elezioni del Consiglio di Stato svizzero.  Grazie alla sua esperienza di quasi 16 anni come amministratrice, Sandrina Salerno si sente pronta e preparata per affrontare una carica rilevante in seno al governo della Confederazione elvetica. Saranno i partiti dell’estrema destra a frenare le sue ambizioni, in particolare il movimento populista MCG (Movimento dei cittadini ginevrini), che si è battuto con lo slogan “stop ai lavoratori frontalieri”, e che guadagna ben 20 seggi, lasciando, invece, il Partito socialista alle posizioni precedenti.

Sandrine Salerno ha commentato così questa avanzata dell’estrema desta: «L’avanzata del MVG è inquietante. I politici dovrebbero prendere le loro responsabilità, dinamizzando con più forza le loro proposte, andando a battersi sul posto e non lasciare campo libero agli estremisti.  Dispiace constatare come Ginevra non sia il solo cantone della Svizzera dove l’estrema destra batte dei record».

Chiusa la parentesi elettorale nazionale, è di nuovo designata Sindaca di Ginevra dal 2013 al 2014. Dovrà cedere il posto al suo successore il primo giugno 2014. Secondo la legislazione del Cantone di Ginevra, infatti, i sindaci sono eletti in cinque per quattro anni ed ognuno di loro, a turno, diventa sindaco della città.

Molto attenta al mondo che la circonda, Sandrine Salerno ha capito la grande importanza dei mezzi di comunicazione digitali per cui si è attivata su tutti i social network  che le permettono di essere in contatto diretto con i suoi concittadini. Tra questi: Facebook, Twitter, Flickr, blog, Youtube e altri, di cui si serve con disinvoltura, incoraggiando i ginevrini ad esprimere i loro dubbi, le proprie opinioni e le loro proposte. Forse, una parte della sua popolarità presso i suoi amministrati è dovuta proprio a questa grande disponibilità.  

La Salerno, madre di due figlie,  è cittadina di ben tre nazioni. Infatti, possiede i passaporti svizzero, italiano e francese.

Barbara Bertolini ©2014, tutti i diritti riservati - Dati raccolti fino a maggio 2014
Biografia autorizzata

Nota: convinta come la Salerno che la parità uomo-donna cominci dove finisce il linguaggio sessista, adotto anch’io il termine “sindaca”  e non sindaco per designare una donna che occupa questa funzione.

Fonti:


www.facebook.com/sandrinesalerno.geneve
www.twitter.com/sandrinesalerno

VACCAROCarmelo, Intervista a Sandrine Salerno, “Politicamentecorretto.com”, 19 dicembre 2011, 

VACCARO Carmelo, Intervista a Sandrine Salerno, “La notizia di Ginevra”, 1 giugno 2010.
VACCARO Carmelo, Intervista a Sandrine Salerno, neosindaco della città di Ginevra, La pagina di Ginevra, 3 luglio 2013.
Tribune de Genève, Genève, ville la mieux gérée de Suisse. Avec une moyenne de 5,82 sur 6, c'est Genève et sa conseillère administrative Sandrine Salerno (PS) qui reçoivent la meilleure note, 23 gennaio 2012.

s.f., 29 candidats se disputent lessept sièges du Conseil d’Etat  genevois, RTS.ch, 5.10.2013.
LINDENMEYER Hilda, DIEICKX Vivien, Les résultats des élections à Genève représentent-ils un bouleversement politique?, « Grand Genève magazine », 9 ottobre 2013.


Su Yutube :
Intervista  a RTS Info sull’economia ginevrina
Discorso inpiazza di sostegno ai scioperanti








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