Due giornaliste, con alle spalle 20 anni di ricerche biografiche, hanno deciso di concentrarsi sul variegato mondo femminile, così poco studiato fino a non molto tempo fa e che la storia ha spesso relegato nel dimenticatoio...

sabato 3 maggio 2014

Ada TROMBETTA

di Rita Frattolillo

(Campobasso 1922 – ivi 2014), dirigente scolastica, studiosa appassionata del patrimonio storico, artistico ed etno-antropologico del Molise


Discendente dei pionieri e maestri dell’arte fotografica  Antonio e Alfredo Trombetta conosciuti per la loro professionalità e la loro creatività anche all’estero, dove avevano tenuto mostre e vinto premi a cominciare dalla fine dell’Ottocento, Ada cresce in una famiglia numerosa, che vanta due personalità di rilievo, il padre e il nonno.


 Il padre Alfredo, professore di materie artistiche negli istituti scolastici, è ispettore onorario ai monumenti e grande innovatore dell’arte e della tecnica fotografica.
 Il nonno Antonio, fotografo e decoratore, deceduto nel 1915, aveva inculcato il gusto per il bello e l’arte al figlio Alfredo, che, spinto da lui, aveva scoperto l’amore per la rappresentazione della natura in tutte le sue forme con la macchina fotografica.

 In seguito aveva anche avuto l’idea originale di ritoccare l’immagine ripresa con l’aiuto del pennello, creando la fotopittura, una tecnica che ebbe una certa fortuna tra i due secoli.

 Sensibile alla raffigurazione dei monumenti, dei paesaggi e dei ceti sociali più umili, Alfredo è particolarmente ricercato come  ritrattista, la sua fama si diffonde, sicché a poco a poco non solo la borghesia locale, ma anche illustri personaggi di passaggio nel Molise fanno una sosta  in più a Campobasso per essere immortalati dal suo obiettivo.


  La sua casa diventa quindi  uno studio  il cui terrazzo funge da atelier, un set con tappeti e fondali rappresentanti balaustre, statue e parchi, dove posa la migliore società dell’epoca desiderosa di lasciare di sé un’ immagine importante.
 Ada cresce in questo ambiente artistico e in questo clima che vive di cultura, dal momento che nel corso del Novecento l’appartamento di via V. Emanuele è luogo di incontro, punto di riferimento di sovrani, principi, personalità di spessore, come i filosofi Giovanni Gentile e Benedetto Croce.

 Dopo la laurea conseguita a Roma,  Ada intraprende la carriera di docente  e poi quella di dirigente scolastica, e, seguendo le orme paterne, affianca all’impegno scolastico una ricca e fervida attività come studiosa dell’arte e dei costumi molisani. Si reca nei borghi, nelle campagne, nei siti archeologici, ovunque ci sia la possibilità di trovare reperti, conci, fregi, oggetti del passato da rinvenire, fotografare, salvare dall’abbandono. Ben presto decide di condividere con la comunità molisana i suoi ritrovamenti, che, fotografati e repertati, sono presentati sulla stampa grazie ai suoi articoli, e divulgati in incontri pubblici.
Ada con la sua classe

 La sua verve, la passione e la felice comunicativa la fanno presto apprezzare;  l’amore per la vita, l’entusiasmo, l’ironia che mette nelle sue parole incantano il pubblico, e la sua presenza è  sempre più richiesta  anche fuori regione.
Dal 1982, data del suo pensionamento dalla scuola, si impegna ancora di più per portare alla luce il patrimonio storico, artistico e folklorico del Molise, che studia, ricerca e immortala in volumi sontuosi unici nel loro genere, veri monumenti d’arte e di indagine conoscitiva storico-antropologica.

 Nel 1985, per ricordare il padre, scomparso nel 1962, idea e realizza il “Concorso fotografico Alfredo Trombetta”, che ha varie edizioni, dapprima su scala regionale, e poi su quella nazionale.

Il nome di Ada Trombetta, considerata protagonista tra le più autentiche della cultura molisana, è legato a diversi volumi.
Tra essi : Arte medievale nel Molise (1971) è stato integrato e ripreso in Arte nel Molise attraverso il Medioevo (1984); Fascino e suggestione del passato nella processione dei Misteri a Campobasso (1979) ripercorre la storia degli “ingegni” settecenteschi del campobassano Francesco Saverio di Zinno, accompagnata  dalla descrizione analitica dell’evoluzione iconografica dei “Misteri”.
 Campobasso tra '800 e '900 ‑ Le cartoline raccontano (1987) ricostruisce l’evoluzione urbanistica e storica della città attraverso l’esame delle cartoline;  in Mondo contadino d'altri tempi ‑ I costumi molisani (1989) la studiosa traccia un quadro del microcosmo rurale di un tempo, soffermandosi ampiamente sulle caratteristiche  e sul significato dei costumi locali. In 1943‑1944...e fu guerra anche nel Molise (1993) Ada Trombetta appunta la propria attenzione su un periodo cruciale dell’ultima guerra mondiale, così come è stato vissuto sul territorio  regionale.

 Cento anni di fotografia nel Molise. Lo studio Trombetta (1994, a cura di W. Settimelli, A. Trombetta, Susanna Weber)) raccoglie le testimonianze - sostenute da un sontuoso apparato fotografico -  dell’attività e del fervore che si viveva nello studio dei Trombetta.

In Dai borghi alle contrade: toponimi e immagini di Campobasso antica (2001), Ada, basandosi sulla filologia delle pietre e sui toponimi originali, ripercorre i cambiamenti subiti nel tempo dalla città capoluogo.

 Nel 2006, Paolo Matrella, amico della ricercatrice campobassana e conoscitore dei suoi studi, in occasione del 42° anniversario della Regione, cura e  ripropone un elegante album, in stile liberty, dei Costumi del Sannio fotografati e ritoccati da Antonio e Alfredo Trombetta a inizio Novecento.

 La studiosa, che non si è mai sposata e ha vissuto nella casa-studio paterna con la sorella  Anna fino alla sua scomparsa (sopraggiunta il 5ottobre 1990), forte del suo cognome, delle sue ricerche e della sua passione per il Molise, è stata per decenni  l’instancabile quanto brillante  ambasciatrice culturale della regione.


Ha anche curato diversi viaggi culturali per conto di circoli di Campobasso, Roma e Napoli, fatto parte di  club e associazioni.


 Ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti, numerose medaglie d'oro, prima fra tutte quella concessa dal Presidente della Repubblica ai benemeriti della scuola, della cultura e dell'arte (1973). Per tre volte, nel '73, nell'86 e nel '90, ha ricevuto il Premio per la cultura dalla Presidenza del consiglio dei ministri. Molte le targhe e gli attestati; è stata insignita della nomina a Cavaliere della Repubblica (1975), della nomina a Ufficiale al merito (1986), di quella a Commendatore al merito della Repubblica (1991).
Sarebbe stato suo desiderio donare al Molise il prezioso patrimonio fotografico ereditato dal padre e dal nonno, ma, quando la studiosa si è resa conto che i tentativi portati avanti per farlo custodire degnamente non portavano a buon fine, con amarezza si è decisa a destinarlo all’Archivio Alinari di Firenze.

 Dimostrando ancora una volta grande generosità, Ada, pur di rendere  fruibile agli appassionati l’immenso materiale - rappresentazione unica di tutti gli aspetti della vita molisana tra i due secoli ‑ si è sobbarcata per anni a un lavoro improbo.
 Ha infatti aggiunto le  didascalie e le date alle singole immagini che, in microfiches accompagnate dai relativi cataloghi, sono custodite presso la Biblioteca provinciale “Pasquale Albino” di Campobasso, dove  possono essere esaminate  e richieste.


Rita Frattolillo © 2014 Tutti i diritti riservati

Fonti e bibliografia

Le informazioni e le notizie biografiche contenute nel testo sono frutto della lunga amicizia di chi scrive con la compianta Ada Trombetta e con il suo entourage.

B. Bertolini, R. Frattolillo, Molisani, milleuno profili e biografie, ed. Enne, Campobasso, 1998.
R. Frattolillo di Zinno, Arte, cultura, fatti e personaggi nel Molise, Giornalismo 1985-2005, ed. Enne, Ferrazzano 2005.



Il mio vivo ringraziamento all’amico Paolo Matrella per la disponibilità e la sollecitudine con cui ha fornito l’apparato iconografico a  corredo di questa biografia.

2 commenti:

  1. Qualche anno fa sono venuto a Campobasso per cercare di rintracciare la casa dove avevo abitato per sedici mesi con la famiglia nel periodo '43 - '44. Ci ospitava una famiglia che aveva una figliola di nome Ada. Non ho trovato la casa, ma ho riportato a Roma il libro di Ada Trombetta 'Dai borghi alle contrade'. Non sono riuscito a trovare un altro suo libro: '1943 - 1944 la guerra anche nel Molise.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi scusi. Sa se per caso in quel libro è menzionata la famiglia de Iudicibus?

      Elimina